Hogar “Santa Ana”
L’ Hogar “Santa Ana” è una casa di accoglienza costruita nella omonima città, la seconda più grande di El Salvador, dopo la capitale San Salvador. La casa è gestita dalle Piccole Apostole della Redenzione, una congregazione religiosa italiana di Visciano (NA), ed è stata costruita tra il 1988 ed il 1998. La struttura è dotata di cucina, dispensa, sale da pranzo, lavanderia, dormitori, campo da calcio e basket coperto con spalti, chiesa e grande complesso scolastico con cortile interno. Immersa in uno splendido parco con raffigurazioni a grandezza quasi reale delle stazioni della Via Crucis, la scuola di questo Hogar, aperta nel 1991, si pone ormai da anni come punto di riferimento per molti quartieri poveri della popolosa città, accogliendo su due turni oltre 500 bambini, bambine, ragazzi e ragazze dall’asilo infantile sino alle scuole medie. In passato l’Hogar ha anche ospitato fino a 70 bambini maschi orfani o provenienti da famiglie in grave difficoltà economica o con seri problemi sociali, garantendo loro vitto ed alloggio totalmente gratuiti, oltre all’istruzione e ad una educazione morale e civile. Per effetto di una legge del governo salvadoregno, questo numero si è progressivamente ridotto sino al 2012, anno in cui l’Hogar è stato completamente svuotato dei suoi piccoli ospiti. Questo perché la legge locale prevede che ogni bambino che possiede un nucleo familiare (genitori o parenti di qualsiasi grado) debba vivere con la propria famiglia e non possa rimanere internato in un collegio. In senso positivo, questa legge favorisce la crescita dei bambini nei rispettivi nuclei familiari o parentali; d’altro canto, però, li sottrae alle cure ed attenzioni che l’Hogar garantiva loro, restituendoli spesso ad una realtà di miseria e degrado. Con lo svuotamento dell’Hogar dai suoi piccoli ospiti fissi, tuttavia, non è cessata l’importantissima operà di carità delle suore, che, oltre a mantenere aperta e viva la struttura scolastica, si premurano ugualmente di fornire pasti e vestiti per i bambini delle famiglie indigenti che ne facciano richiesta. Inoltre molte di loro si attivano per portare aiuti di ogni genere direttamente nei quartieri più poveri della città, come l’aldea El Congo, presso cui si recano per la catechesi dei bambini e per la distribuzione di generi di prima necessità. Per questa ragione, la Giostra del Sorriso continua la sua collaborazione con l’Hogar Santa Ana, mediante sostegno di microprogetti ed il mantenimento di sostegni a distanza per i piccoli bisognosi che fanno riferimento alla struttura. Infine, è bene segnalare la preziosa opera svolta dalle suore a favore delle aspiranti, un gruppo di circa 10-15 ragazze che stanno iniziando un cammino di discernimento per comprendere meglio la loro vocazione. Spesso provenienti da famiglie povere, le ragazze trovano qui un’accoglienza totale, oltre all’istruzione ed alla possibilità di entrare in diretto contatto con la vita consacrata, così da poter comprendere se è ciò che realmente desiderano per il loro futuro.